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  • 05 Novembre 2018

Le catene Whatsapp

Whatsapp ha sicuramente rivoluzionato il nostro modo di mandare messaggi ed in pochissimo tempo è riuscito a soppiantare il servizio di messaggistica da sempre conosciuto, quello degli SMS (Short Message Service). Whatsapp ha avuto vita facile, basta pensare a tutto ciò che consente di fare:
l'invio di messaggi di testo senza praticamente limitazione di caratteri (mentre un sms consente l'invio di 160 caratteri, dal centosessantunesimo gli sms diventano due), la possibilità di condividere foto, filmati, documenti, emoticon (le faccette), emoji (tutti gli altri simboli), adesivi e file gif (i filmati che durano pochi secondi), la possibilità di creare gruppi, di chiamare e videochiamare, il tutto senza spendere un centesimo, Whatsapp infatti utilizza solo la connessione dati.

Un'applicazione indubbiamente potente e comoda, tanto comoda però che è diventata anche uno strumento per veicolare una spropositata quantità di messaggi spesso invadenti e talvolta con secondi fini

Ad esempio ci sono messaggi che ci annunciano promozioni imperdibili e ci invitano a inoltrare la notizia ad amici e conoscenti magari con la promessa di buoni sconto e premi. Si tratta di annunci ingannevoli che non mantengono assolutamente la promessa, al contrario potremmo ritrovarci con addebiti salati nel conto telefonico. Solitamente questi messaggi invitano ad aprire dei link, ma la sola azione del cliccare sul link potrebbe rivelarsi rovinosa, potremmo infatti ritrovarci con l'attivazione di un servizio a pagamento.
Questo genere di pratica è alquanto subdola e decisamente scorretta, anche perchè si parla di cifre non proprio irrisorie, di solito questi servizi in abbonamento costano dai 3 ai 5 euro a settimana, quindi ben 20 euro al mese per ricevere messaggi con oroscopi, notizie, classifiche calcistiche, ecc.
Per questo genere di pratica i principali operatori telefonici sono stati multati dall'Antitrust con sanzioni importanti ma questo non è bastato a porre la parola fine. Il consiglio è di chiamare il proprio operatore telefonico e chiedere che venga attivato il barring SMS e WEB, in altre parole si chiede di attivare un blocco a tutti i servizi di terze parti. Nel caso in cui ci si accorga di aver subito addebiti ingiusti è possibile richiedere all'operatore un rimborso, non sempre viene accordato ma provare non costa nulla.
Dunque è importante prestare la massima attenzione ai messaggi che riceviamo in Whatsapp ed evitare di cliccare su link se non siamo assolutamente certi di quello che stiamo facendo.

Un'altro tipo di messaggio che troviamo spesso in Whatsapp non riguarda le truffe, ma si tratta di vere e proprie catene nate magari per mania di protagonismo o per il desiderio di creare un po' di scompiglio. Non molto tempo fa ad esempio, durante la terribile alluvione che ha messo in ginocchio mezza Italia, in Whatsapp circolava un messaggio il cui titolo era "COMUNICATO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA" ed in cui si invitava la popolazione a non bere assolutamente l'acqua del rubinetto perchè contaminata.
Era una fake news, la Croce Rossa non ha mai pubblicato un simile allarme anzi, è stata costretta a scrivere ufficialmente una comunicazione per tranquillizzare la popolazione allarmata.
Dunque ciò che è nato per la leggerezza di qualcuno, ha invece creato scompiglio e dato problemi alla Croce Rossa Italiana che in quei giorni aveva ben altro a cui pensare anzichè rispondere a telefonate e segnalazioni di persone, giustamente, allarmate per il timore di aver consumato dell'acqua contaminata.

Questo esempio è decisamente calzante e dovrebbe portare a riflettere ognuno di noi. Nel momento in cui ci viene inoltrato un messaggio allarmante o che vorrebbe suscitare la nostra indignazione, non facciamolo circolare senza riflettere, prendiamoci un paio di minuti ed approfondiamo con una rapida ricerca in Google.
 


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