La truffa dell'iphone in regalo

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  • 03 Febbraio 2019

la truffa dell'iphone in regalo

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una truffa molto antipatica che ancora riesce a mietere vittime. La persona in questione navigando col cellulare ha visualizzato una comunicazione che le annunciava di aver vinto uno smartphone di ultima generazione. Il telefono, del valore commerciale di oltre 600 euro, le sarebbe stato recapitato se lei fosse stata disposta a pagare almeno le spese di spedizione ammontanti a 1,99 euro dunque, per pagare le spese di spedizione, veniva invitata a comunicare numero, scadenza e codice di sicurezza della carta di credito.
Guardando la situazione col senno di poi, per chi ha un pochino di esperienza di internet, potrebbe risultare immediato il tentativo di truffa. Ma mettiamoci nei panni di una persona che ha poca dimestichezza con queste cose, e che quindi non vuole metterci troppa malizia. La persona in questione ha sì pensato ad una probabile truffa ma, e qui sta il nocciolo della questione, ha creduto che non le avrebbero inviato un iphone nuovo fiammante, ha pensato che le avrebbero spedito un telefono vecchio e di poco valore e che al massimo avrebbe perso soltanto due euro, dunque valeva la pena provarci.

Per fortuna questa persona mi ha chiamato ad un paio di giorni dall'accaduto, a dire il vero non per questo episodio, ma per altre problematiche legate all'uso del suo telefono. Fra una cosa e l'altra però mi ha raccontato cos’era successo. Allarmata le ho chiesto mi spiegasse la questione per filo e per segno, comprendendo che non le era ancora chiara la gravità della situazione.

Volete sapere come sono andate le cose?
Ve lo spiego. La persona protagonista di questa vicenda tramite il form che la invitava a compilare i campi per la spedizione dello smartphone, aveva comunicato i dati della propria carta di credito. Peccato che la ditta che aveva ricevuto le preziosissime informazioni fosse in realtà una società olandese che gestisce un sito di giochi e test per allenare le facoltà mentali. Inviando i suoi dati aveva sottoscritto un abbonamento mensile al sito al costo di 50 euro al mese, somma che sarebbe stata prelevata automaticamente dalla carta di credito. Dal momento dell’iscrizione davano quattro giorni di tempo per recedere dall’abbonamento, per fortuna erano passati solo due giorni quindi eravamo in tempo per bloccare tutto. Ovviamente tutte queste informazioni erano scritte in una mail inviata alla malcapitata, peccato fossero in inglese dunque la persona in questione, che non conosce la lingua, non aveva avuto alcun mezzo per comprendere quanto fosse realmente accaduto.
Ho scritto una mail alla società in questione in cui ho chiesto di annullare l’abbonamento, fortunatamente la cosa è andata a buon fine ed il prelievo è stato bloccato.

Internet è un mondo ricco ed affascinante ma ha anche dei lati oscuri, in cui è possibile trovare di tutto, e non c’è ancora un modo per bloccare sul nascere truffatori e malintenzionati. Dunque il suggerimento è di usare la massima prudenza, nel dubbio e finché non si ha sufficiente esperienza, prima di diffondere dati personali, o informazioni sulle carte di credito (a tal proposito suggerisco comunque di usare in rete solo carte di credito prepagate da caricare al bisogno) è meglio chiedere consiglio a chi ne sa un po’ di più.

Ma c’è un consiglio che vale sempre, nelle ricerche Google, nei social network, ovunque on line: comportatevi così come fareste nella vita reale.
Se vi avvicinasse un estraneo con una scatola in mano e vi dicesse che la scatola contiene un telefono di ultima generazione che costa quasi mille euro, che quel telefono per voi è gratis, purché gli consegniate bancomat e pin per pagare le spese della confezione, lo fareste?


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